STRESS E DISTURBI PSICOSOMATICI


A chi non è mai capitato nella vita, soprattutto in momenti difficili e di grande impatto emotivo, di soffrire di un disturbo fisico che lo ha preoccupato, per poi sentirsi dire dopo varie visite ed esami che era di natura psicologica? I medici di base si trovano spesso a dare questa risposta ai loro pazienti, lasciandoli il più delle volte disorientati.

Che significa disturbo di origine psicologica, o psicosomatico?

In primo luogo il fatto che un disturbo sia di natura psicologica non significa nè che sia volontario (cioè che decidiamo noi di stare male) nè che siamo pazzi. Con buona probabilità stiamo vivendo un periodo di stress che ci ha causato problemi di salute.

Le conseguenze dello stress cronico sulla nostra salute sono molte.

  • Disturbi gastrointestinali: gastrite, colon irritabile, ulcera, o più in generale dolori addominali, bruciore allo stomaco, stitichezza, diarrea.
  • Disturbi cardiocircolatori: tachicardia, aritmia, cardiopatia ischemica, ipertensione.
  • Disturbi respiratori: asma, influenza ricorrente, sindrome da iperventilazione (respiro alterato, troppo frequente e poco profondo con confusione, dolori al petto e vertigini).
  • Disturbi sessuali: impotenza, eiaculazione precoce, anorgasmia (incapacità di raggiungere l’orgasmo), dispareunia (dolore durante i rapporti sessuali) e dolori mestruali.
  • Disturbi dermatologici: psioriasi, acne, dermatite, prurito, orticaria, secchezza cutanea, sudorazione eccessiva.
  • Disturbi all’apparato muscolare e scheletrico: cefalea tensiva (mal di testa), dolori muscolari, stanchezza cronica, torcicollo, fibromialgia, artrite, mal di schiena.
  • Disturbi dell’alimentazione: obesità, riduzione dell’appetito.

Molti di noi sicuramente si saranno riconosciuti in diversi sintomi tra quelli descritti, in concomitanza con momenti particolari della propria vita.

Quand’è che un evento o un periodo della vita può essere considerato causa di stress?

Non è l’evento in sè a determinare la risposta di stress ma la percezione che la persona ne ha.

Mi spiego meglio. Un trasloco, una separazione, la nascita di un figlio: per alcuni possono essere sentiti come stressanti, per altri no. Cosa fa la differenza? La capacità della persona di gestire la situazione e la consapevolezza di poterlo fare.

Il trasferimento da una città ad un altra sarà fonte di stress se la persona si sente incapace di affrontare tutte le conseguenze del cambiamento, se sente di non averne le risorse e le capacità necessarie. Questo dipende molto dalle esperienze della persona, dalla sua storia, soprattutto quella più antica, relativa alle primissime fasi della vita.

Può essere difficile riconoscere o ammettere di star attraversando un momento stressante. Ad esempio, un paziente si preoccupò moltissimo di alcuni sintomi avvertiti in prossimità del suo matrimonio, al punto di temere un serio disturbo neurologico. Non riusciva a pensare che un momento così felice e atteso della sua vita potessere essere fonte di stress e disagio. Eppure un’attenta valutazione della sua storia e di quello che le nozze rappresentavano per lui ha messo in evidenza proprio questa difficoltà, e gli esami medici lo hanno confermato.

Pur senza semplificare e ridurre tutto ciò che non va a disturbo psicosomatico, o di tipo psicologico, impariamo ad ascoltarci e a prenderci cura di noi; i sintomi il più delle volte sono il campanello d’allarme che ci dice che dobbiamo fermarci o chiedere aiuto.