Emergenza Coronavirus – Step #2: evitare eccessive informazioni


Informarsi, approfondire gli argomenti rilevanti in un momento di emergenza è importante perchè ci permette di sapere cosa sta succedendo, cosa aspettarci e cosa è meglio fare o non fare. Controllare continuamente la situazione attraverso i notiziari, internet e i social però non ci aiuta; anzi contribuisce ad aumentare la nostra preoccupazione trasformandola in angoscia.

Può capitare intanto che alcuni giornali, telegiornali e siti web di informazione tendano a distorcere le informazioni rendendole più catastrofiche di quando lo siano in realtà per attirare maggiormente l’attenzione del pubblico. Un altro inconveniente è che, soprattutto sui social, è possibile imbattersi nelle cosiddette “fake news”, o notizie false, che possono portare chi le legge a formarsi un’idea non corretta della realtà.

La cosa più grave, però,è che focalizzando di continuo la nostra attenzione sulla ricerca di informazioni manteniamo la mostra mente, e  il nostro organismo di conseguenza, in uno stato costante di attivazione, che alla lunga ci logora. Tenere un controllo elevato non è utile ma anzi è controproducente, perchè prima o poi andremo incontro a crolli o cedimenti (umanamente non è possibile reggere a lungo una condizione di controllo elevato per tanto tempo), e quando la situazione richiederà tutta la nostra attenzione e attivazione non avremo più le risorse per fronteggiarla.

Diventa fondamentale allora prendersi delle pause in cui poter allentare l’attenzione e distogliere il pensiero dal flusso di notizie sull’emergenza. L’ideale sarebbe limitare la raccolta delle informazioni ad un solo momento della giornata, o ad una determinata fascia oraria. Io, ad esempio, ho deciso di dedicare alla raccolta di informazioni il primo pomeriggio quando la mia regione, la Sicilia, pubblica gli aggiornamenti delle ultime 24 ore sul sito dedicato all’emergenza.

Un altro suggerimento valido è quello di prendere come punto di riferimento le informazioni provenienti da fonti certe, ad esempio: il ministero della salute, la protezione civile e l’organizzazione mondiale della sanità (sito in inglese).

Nei post dei prossimi giorni vedremo insieme altri spunti interessanti su come tenerci impegnati in questo tempo sospeso dell’emergenza e permettere alla nostra mente di alleggerirsi da pensieri ed emozioni spiacevoli.